In una parte vivace della città si trovava un’ampia area conosciuta come il Parco Forestale. Era piena di uccelli cinguettanti, scoiattoli giocherelloni, e proprio nel mezzo di tutto c’era un piccolo albero chiamato Tommy. Tommy non era un albero qualsiasi; aveva una testa verde a forma di triangolo speciale. Ogni mattina, Tommy agitava i suoi rami con gioia mentre assorbiva il sole che sbirciava tra le nuvole e ascoltava gli uccelli cantare.
Tuttavia, Tommy aveva una preoccupazione segreta. Spesso guardava intorno ai suoi alti vicini e pensava: “Perché non posso crescere alto come loro?” Per consolarlo, Happy l’Uccello scendeva e diceva: “Oh Tommy, guarda fino a dove arrivano i tuoi rami! Puoi toccare il cielo blu, vero?” Questo faceva sorridere Tommy per un po’, ma nel profondo si sentiva ancora piccolo.
Gli spiriti di Tommy si rallegravano ogni primavera quando arrivavano nuovi alberi. Oh, quanto li ammirava! La piccola Rosie, con i suoi fiori rosati, danzava leggermente nella brezza primaverile, mentre Julia il Pino Jack allungava orgogliosamente i suoi bellissimi rami in tutte le direzioni. Ma presto un’ombra cadeva sul cuore di Tommy, mentre tutti i nuovi arrivati crescevano più alti, lasciando Tommy a guardare i suoi amici con desiderio.
In estate, il parco ronzava di vita. Gli alberi giocavano, condividevano storie e godevano delle leggere piogge insieme. Eppure, quando Tommy guardava i suoi amici di lunga data, sospirava pensando: “Se solo potessi crescere un po’ più alto.” Poi arrivava l’autunno, quando gli alberi indossavano i loro abiti colorati, e i rami di Tommy brillavano di colori che illuminavano l’intero parco. Ma, mentre le temperature si abbassavano, il cuore di Tommy si sentiva pesante con il peso dell’inverno mentre osservava gli alberi più grandi spargere i loro cappelli di neve, continuando a crescere più in alto verso il cielo. Tommy sospirava, pronunciando: “Vorrei poter crescere solo un po’ più alto.”
Una mattina, mentre la neve copriva il terreno, uno scoiattolo amichevole che aveva fatto casa nei rami di Tommy guardò in alto e disse: “Rallegrati, e non essere così giù! Guarda quelle piccole bacche rosse, come brillano! Cresci mentre cresci, un giorno la tua testa si mostrerà!” E quando i fiori primaverili iniziarono a sbocciare di nuovo, Happy l’Uccello, in modo tentatore, disse: “Quello che non dovrebbe crescere alto questa volta sei tu!” il che fece ridere Tommy.
Il tempo volava, e una mattina splendida, Tommy si svegliò e scoprì che il suo lungo desiderio si era finalmente avverato. Con entusiasmo, esclamò: “Oh, che divertente è essere proprio alto abbastanza da toccare le nuvole, essere alto quanto posso vedere e sentire l’intera foresta esultare!” E da quel giorno felice in poi, Tommy l’Albero smise di sospirare mentre guardava i suoi alti vicini. Ora capiva che ogni piccolo albero cresce più in alto ogni anno, e finché era felice con il sole, era certo di essere detto: “Tommy è un albero molto bello. È cresciuto un po’ più grande, ma non è cresciuto affatto troppo alto!”