A mezzogiorno soleggiato, Tommy lo Scoiattolo era seduto nel grande albero di quercia a gustare un bel pranzo di torta di ghiande e noci. Suo padre, sua madre e tutti i suoi fratelli e sorelle erano occupati a mangiare anch’essi, finché la signora Scoiattolo disse:
“Non pensi che sia meglio interrompere questo allegro pranzetto? È così bello all’aperto che credo sia meglio fare un picnic nel prato soleggiato.”
“Anch’io la penso così,” disse il signor Scoiattolo. “Non sai quanto mi piaccia l’idea di un picnic! Ma forse è meglio non farci prendere dal ritardo tutti insieme, per paura di spaventare il buon cibo; quindi, felice famiglia, scendete il prima possibile e magari troverete alcune olive pronte per la colazione.”
Tutti iniziarono a correre, a causa dell’eccitazione. Ognuno aprì lo spazio verde davanti a sé, pensando di averlo scoperto da solo, quando all’improvviso arrivò una grande oca grigia che si avvicinava facendo “frenzy-frenzy-frenzy!”
“Ciao!” disse Tommy. “Non ti ricordi di me, signor Oca? Solo l’anno scorso siamo andati insieme a fare picnic nello stesso prato. Bene, eccomi di nuovo,” aggiunse Tommy, saltellando avanti e indietro in modo molto amichevole.
Ma l’oca non gradì affatto questo incontro e iniziò ad abbassare le ali e allungare il collo, e, oh cielo! Tommy era così spaventato che saltò sul tavolo, poiché tale era, e, tirando forte le code dei suoi fratelli per metterli in fretta, gridò in modo chiaro e acuto:
“Picnic, picnic! Tutto a bordo e via il prima possibile.”
Ora suo fratello era già fuori e la famiglia pellegrina era pronta con i loro bagagli. Così correranno via.
L’oca rimase stupita nel vedere Tommy davanti ai pellegrini con il cappuccio bianco, e si mise a inseguirlo per beccare la testolina di Tommy, ma Tommy era così veloce e aveva preso il comando così astutamente che tornò sano e salvo al grande albero di quercia prima che l’oca potesse raggiungerlo, troppo stanca e senza fiato per anche solo fischiare.
Nel frattempo, avevano tutti lasciato dei cestini da picnic nelle loro tasche, più enormi di qualsiasi cestino da pranzo tu abbia mai visto. Alcuni liberarono torte di ghiande e pentole di marmellata, crostate e angurie, ecc., e distribuirono a ciascuno ciò che trovavano per primo; alcuni sembravano saggi e pensavano che gli altri avessero un’idea troppo comune da cucina, e si diressero verso il pascolo per cercare cibo per la cena del picnic.
“Non siamo esattamente uniti come potremmo essere,” disse Tommy.
“No, è vero,” disse Mrs. Jerry, l’oca che guidava; “ma attenzione,” aggiunse, “se vedi un avventuriero sul sentiero parlare alla mia famiglia, non venire a correre dal pranzo come il padre della mia famiglia.”
I minuti passarono, e il sole calò mentre la luna sorgeva; ma guarda, la famiglia di Tommy era così occupata a mangiare che, ansiosi di non perdere un altro momento felice, pochi cercarono cibo o negozi di pentole per il giorno successivo. Così le famiglie giovani marciarono via. Quando, però, dopo un’ora, la famiglia dell’oca tornò, Tommy iniziò a cambiare idea riguardo alle uova; così la provvidenza decise diversamente, e si diressero insieme verso l’osteria vicino alla città natale.