Quando il crepuscolo si avvicinò, una fitta nebbia si posò sul terreno e gli animali cominciarono a tornare a casa. In cima a un alto albero di quercia sedeva Ollie il Gufo, con gli occhi ben aperti, in attesa di eventuali segni di movimento sotto di lui. La gioia riempì presto il suo cuore quando notò un piccolo coniglio avvicinarsi a un grande albero.
Ollie strizzò gli occhi, facendo ogni sforzo per ricordare se avesse già visto il coniglio prima. E per conferma, un momento dopo, un piccolo riccio apparve lungo il sentiero dall’altro lato.
“Sei in ritardo stasera, riempi il tuo pancino di ghiande prima di andare a letto,” disse il coniglio.
“Ah, grazie,” rispose il riccio, “ma fortunatamente, ero sopra nell’albero di castagne dolci a mangiare a sazietà quando ho visto la luna brillare sul terreno. Poi, un momento dopo, sono qui. Qual è il tuo motivo per questi orari così tardi, vicino?”
“Come al solito, sono salito la scorsa settimana a quest’ora o poco dopo, e ora vedo che non va bene: la mia digestione ne risente. O, spero,” aggiunse con un sospiro, “che un vecchio celibe come me non debba rinunciarci del tutto.”
Ma i giovani non volevano ascoltare i consigli. Tuttavia, le sue parole pesavano nelle loro menti, e quando, fra un giorno o due, invece della luna e delle stelle, una lama affilata attraversò i cieli e fulmini rossi brillavano nel cielo seguiti da un forte tuono, i poveri piccoli animali corsero verso il grande albero di quercia, i loro ritrovi, cercando rifugio sotto la sua folta chioma.
Ma la notte peggiorò sempre di più, e ad ogni momento si aspettavano di vedere i grandi rami cadere su di loro.
“Non avrai mai il buon senso,” disse Ollie dal suo posatoio, “di rinunciare alle tue passeggiate al chiaro di luna, e alla tua concentrazione giorno e notte sui tuoi stomaci?”
Non aveva finito di parlare che un pesante ramo di quercia cadde proprio nel punto in cui si trovavano il coniglio e il riccio.
“Il sicuro, il sicuro!” squeakò il riccio.
“E il saggio! saggio! saggio!” gracchiò Ollie.
“Non sempre,” disse il riccio, “è vero che i vecchi hanno saggezza.”
Morale
Fai attenzione ai consigli che accetti.