Nel cuore della Foresta di Pino Scuro, dove gli alberi sussurravano antichi segreti e creature di ogni genere si erano fatte casa, viveva un orso di nome Benny. Ma Benny non era un orso ordinario: aveva un segreto. Vedi, Benny era molto coraggioso in molti modi, ma c’era una cosa che lo terrorizzava: il buio.
Una notte, mentre la luna argentea proiettava dolci raggi tra le foglie, tutti gli amici di Benny si radunarono attorno a un chiaro nel bosco. Lila lo Scoiattolo, Theo il Gufo Saggio, e Frederic la Volpe gironzolavano eccitati, le loro voci ribollivano di entusiasmo.
“Oh cielo! Oh cielo!” squittì Lila, il suo piccolo cuore battente. “Ho perso la mia adorata lanterna con la lucciola! Era qui, e ora non c’è più!”
“Dobbiamo trovarla!” disse Theo, rizzando le piume. “La notte sarà molto buia senza di essa!”
Frederic annuì. “Sarà una grande avventura, cercare attraverso la foresta buia!”
Quando Benny sentì queste parole, il suo cuore affondò. Un’avventura? Nel buio? Era semplicemente troppo per lui!
“Io… non posso,” balbettò Benny, grattando terra con la sua grande zampa. “E se non trovassi mai più la strada di casa?”
“Benny, devi venire con noi!” esortò Lila, guardandolo sinceramente nei suoi occhi brillanti. “Senza la tua forza, il pino scuro potrebbe tenerci per sempre perduti. Insieme, possiamo farcela!”
Benny voleva dire di no, desiderava ardentemente rannicchiarsi nella sua calda caverna e lasciare che l’oscurità lo protegge dai brividi. Ma guardò i suoi amici: l’eccitazione sui loro volti, i loro occhi speranzosi, e sapeva nel suo cuore che non poteva deluderli.
Con un profondo respiro, Benny fece un passo coraggioso in avanti. “Va bene allora. Vi aiuterò. Ma per favore, rimanete vicini.”
Gli amici partirono nel bosco, gli alberi che si ergevano come giganti silenziosi intorno a loro. Le ombre danzavano inquietantemente, e Benny sentiva tutto il corpo tremare. Ogni fruscio nel sottobosco faceva battere il suo cuore più forte.
“Ascolta!” sussurrò Frederic, drizzando le orecchie. “Senti quel rumore?”
“Ma è così buio!” lamentò Benny, la sua voce appena sopra un sussurro. “Come faremo a vedere qualcosa?”
Theo, planando avanti, all’improvviso si avventò giù con entusiasmo. “Là! Lì!”
E brillando a terra come se fosse un pezzo di luna c’era la lanterna con la lucciola di Lila; più luminosa che mai, scintillava rapidamente, emettendo raggi di luce come una piccola stella caduta dal cielo.
“Lo hai trovato!” squittì Lila, i suoi occhi brillanti. “Oh Benny, ce l’hai fatta!”
Non appena trovò la lanterna, successe una cosa incantevole: le lucciole, attirate dal bagliore, iniziarono a danzare in spirali gioiose attorno agli amici.
Benny, per la prima volta quella sera, osò guardare in su. Tutto intorno a lui, creature di ogni tipo si univano in una celebrazione festosa. I grilli cantavano le loro canzoni serali, le rane crocchiavano in armonia, e le lucciole trasformavano il buio in un arazzo di luci scintillanti.
Il cuore di Benny si riempì. Il buio non era più un luogo di paura; era vivo di magia e risate. Con una risata felice, si rivolse ai suoi amici. “È bellissimo! Sono così felice di essere venuto! Grazie per avermi aiutato a essere coraggioso!”
E così, con i suoi amici al suo fianco, Benny l’Orso Coraggioso imparò che l’oscurità poteva essere luminosa quando era piena di amore, risate e amicizia. Mentre la luna si innalzava alta nel cielo, Benny non desiderava che la notte finisse.