In una notte stellata, c’era una bambina di nome Lily seduta sulla sua finestra, che fissava il vasto cielo. Le stelle brillavano come diamanti e sembrava che la stessero chiamando.
“Oh, quanto vorrei poter visitare quelle stelle,” sospirò, affondando più in profondità nelle sue soffici coperte.
Lily era una sognatrice. Ogni notte, osservava il meraviglioso mondo sopra di lei e si chiedeva com’era giocare tra le stelle. “Ma come posso mai raggiungerle?” esclamò in silenzio.
Proprio in quel momento, una curiosa fatina spuntò da dietro le tende. “Scusa?” disse, battendo le sue delicate ali. “Ho sentito qualcuno dire di voler visitare le stelle?”
“Sí, effettivamente l’ho detto,” rispose Lily, stupita dalla piccola creatura che si trovava davanti a lei.
“Mi chiamo Dazzle,” disse la fatina, spargendo una luce soffusa e scintillante attorno a sé. “Molti bambini hanno desiderato visitare le stelle, ma non ho mai incontrato nessuno così creativo come te. Posso portarti nel Paese dei Sogni, dove tutto è possibile!”
“Paese dei Sogni?” Gli occhi di Lily brillavano di entusiasmo. “Oh, ti prego, fallo!”
Dazzle spruzzò polvere fatata tutto attorno e, con un morbido bagliore, prese la mano di Lily e sussurrò: “Chiudi gli occhi e stringi forte!”
Improvvisamente, Lily si sentì sollevata da terra. Quando osò aprire gli occhi, si trovava a scivolare giù per un arcobaleno e si trovava in una terra magica piena di colori indescrivibili. Lily gasò di gioia!
Trascorsero la notte saltando da una nuvola all’altra, navigando su fiumi di luce stellare su morbide barche di marshmallow e giocando a rincorrersi tra le luci danzanti con i bambini del Paese dei Sogni. Rideva, dipingeva e cantava le meravigliose storie che le stelle sussurravano nel vento.
Quando i raggi dorati cominciarono ad illuminare la terra magica attorno a lei, Lily capì che era tempo di andare. “Ma mi mancherà tutto questo,” disse con tristezza.
“Tornerai ogni volta che vuoi,” rise Dazzle. “Tutto quello che devi fare è piegare un pezzo di carta a forma di stella e lasciarlo volare con un desiderio nel vento. Ti guiderà di nuovo al Paese dei Sogni.”
Lily abbracciò Dazzle forte mentre la fatina spargeva altra polvere scintillante su di lei; si sentì fluttuare al sicuro di nuovo sulla sua finestra.
Le stelle continuavano a brillare sopra di lei, più luminose di quanto avesse mai visto.
“Adesso so cosa fare,” sussurrò, afferrando in fretta un pezzo di carta per creare le sue stelle.
Da quel giorno, ogni notte, piegava le sue stelle, esprimeva un desiderio e si infilava fuori dalla finestra nel Paese dei Sogni attraverso i sentieri luccicanti creati dalle stelle.
Nel suo piccolo posto segreto, lontano dal trambusto del mondo, conosciuto solo dai bambini del Paese dei Sogni, Lily si immergeva nella sua creatività: creando giocattoli da raggi di luna, dipingendo le nuvole nei suoi colori preferiti e rinfrescandosi nei fiumi di dolce gelato che si scioglieva.
Ogni mattina, mentre tornava a casa, si diceva: “Una volta che ci credi, tutto è possibile.” Il suo cuore si riempiva di felicità mentre si rendeva conto che non aveva bisogno di lasciare la sua casa per connettersi con il Paese dei Sogni; poteva crearlo proprio dove si trovava semplicemente attraverso la sua immaginazione.
E da allora, le stelle non erano più solo stelle, ma i suoi passi che la conducevano verso i suoi sogni — ricordando a ogni bambino che i sogni non sono solo cose della notte; sono le mappe dei nostri cuori e le luci guidi per le nostre anime.