C’era una volta, in una terra mistica conosciuta come la Foresta Sussurrante, si diceva che gli alberi cantassero le canzoni più dolci quando le brezze autunnali scuotevano le loro foglie colorate. Ma quel tempo era passato. Ora, i tristi resti dei dolci cantanti stavano in attesa dei felici giorni andati.
Era una splendida giornata d’autunno, mentre i venti gentili soffiavano le foglie verso casa, che una piccola Elfina di nome Breeze si fermò ad ascoltare. Era appena volata sopra una collina coperta di fiori rosa, bianchi e gialli in cui aveva nascosto il suo nido di uova per paura che qualcuno le rubasse, poiché fate ed elfi rubavano le uova degli uccelli per fare i loro nidi. Ma per la sua casa, desiderava trovare un luogo appartato dove nessuno potesse spiarla mentre lavorava.
“Dove può essere?” disse, mentre volava attorno alla foresta cercando un posto che le si addicesse di più. Improvvisamente, le brezze dolci iniziarono a sospirare, e Breeze l’Elfo ascoltò più attentamente.
“Oh! Oh!” disse. “Che orribile! Gli alberi piangono a causa delle ingiustizie inflitte loro! Non posso mai riposare giorno o notte finché non scopro la causa di questa grande tristezza!”
Così si affrettò e affrettò finché non trovò un’apertura da cui poter guardare giù sui bellissimi boschi sottostanti. Sparsi tra le foglie marroni c’erano milioni di pezzi di carta, brandelli di corda e ogni genere di spazzatura che gli esseri umani lanciavano, e terribile fumo e gas velenosi che si alzavano da fabbriche e case inquinavano l’atmosfera.
“È terribile!” esclamò Breeze l’Elfo. “Gufo e pipistrelli non potrebbero prosperare in un’aria come questa! È orribile! Devo chiamare gli altri, e tutti noi proteggeremo i nostri poveri alberi!”
Così volò in tutti i villaggi e città vicine e chiamò tutte le fate, elfi, pixies, gnomi e piccole creature di ogni tipo, che vennero volando felici verso il luogo.
Breeze spiegò loro perché li aveva convocati, e subito si misero al lavoro per rendere il ripulirsi un successo. Raccoglievano i rifiuti, lavavano gli alberi con acqua pura del fiume e ravvivavano i loro tronchi con le polveri dei folletti che erano un segreto solo per loro.
Finalmente tutto era fatto, e si voltarono verso gli alberi e dissero: “Ora cantate!” Lentamente le foglie cominciarono a muoversi, e una canzone dolce e bassa cominciò a risuonare attraverso la foresta. Danza e giro, le fate agitando fiori dai colori vivaci verso il Cielo, e tutti i piccoli applaudirono con le loro manine per la gioia.
Poi si presero per mano e danzarono tra le foglie, e si dice che questo fu l’inizio dell’usanza di “raccogliere noci”.
Dopo, Breeze l’Elfo convocò un incontro per parlare con i suoi amici. “Non possiamo lasciar passare questa faccenda,” disse. “Dobbiamo ricordare che dobbiamo proteggere i nostri alberi, e dobbiamo insegnare a tutti i bambini che se si prendono cura della natura, lei canterà sempre dolcemente per loro.”