Nel cielo pieno di stelle, c’era una piccola stella di nome Stella. Mentre tutte le altre stelle brillavano luminose e con sicurezza, Stella brillava solo un po’, sentendosi timida e insicura. Ogni notte guardava giù verso la Terra insieme alle altre stelle, ma spesso era troppo imbarazzata per dire qualcosa, pensando che la sua luce non fosse luminosa come quella degli altri.
“Perché non scintilli con noi, piccola?”, chiese Vira, una cometa brillante e curiosa che passava spesso. Stella la guardò, gli occhi spalancati.
“Quelle stelle brillano così intensamente,” sussurrò mentre la sua luce tremolava leggermente, “e io sono solo la piccola me. Non voglio farli sentire male per brillare meno quando passo.”
“Oh, piccola stella,” disse Vira con un sorriso caloroso, gentile anche mentre sfrecciava nello spazio, “tu fai sentire bene tutti semplicemente essendo te stessa. Abbiamo tutti luci uniche, sai? Forse un giorno ti sentirai abbastanza coraggiosa per unirti a noi.”
Con il passare dei giorni, che divennero mesi, Stella ascoltò le gentili parole della sua amica celeste, ma ancora ogni notte si sentiva troppo timida per brillare intensamente. Una notte, la saggia vecchia luna la notò. “Cosa ti preoccupa, piccola stella?” chiese gentilmente.
Stella spiegò a lui la sua timidezza e la sua paura di essere meno luminosa degli altri.
“Figlia, non sentirti timida,” rispose la luna. “Scintilla, sempre scintilla! Mostra ai bambini sotto di te tutta la luce che possiedi. Tu sei la loro stella guida. Non brillerai mai da sola, perché lasci sempre un po’ di luce dietro di te.”
Incoraggiata dalle sagge parole della luna, Stella pensò ai bambini sulla Terra che la guardavano ogni notte. Ricordò come lei stessa avesse osservato il cielo con meraviglia infantile mentre danzava e scintillava di gioia. Forse il suo piccolo scintillio era una luce per quei bambini?
La decisione fu presa. Quella notte, Stella brillò chiara e luminosa, scintillando e luccicando con un coraggio che non aveva mai conosciuto prima. Le altre stelle si assembrarono attorno a lei per osservarla con occhi invidiosi.
“Cosa c’è che non va, Stella? Hai finalmente trovato un po’ di luce dentro di te, mia bambina?”
La piccola Stella rise forte e guardò giù verso la Terra, dove qua e là tra milioni di luci, vedeva bambini che la indicavano gioiosamente, dicendosi l’un l’altro che la loro stella guida si era riaccesa. Poi il suo scintillio divenne fioco, poiché ora era dimenticata.
Gli anni scorsero; le stelle vennero e brillaron e svanirono, ma Stella era sempre lì, scintillando al meglio, poiché aveva trovato il suo valore e non aveva più paura. Notte dopo notte brillava nel cielo azzurro sopra, ricordando silenziosamente a molti bambini giù sulla Terra di abbracciare la loro unicità e brillare di propria luce intensamente—proprio come aveva imparato a fare.