In un soleggiato prato fiorito, dove le margherite danzavano e le farfalle svolazzavano, viveva una timida coccinella di nome Lola. Un sole dorato si stendeva nel cielo blu brillante, dipingendo uno sfondo vivace per questo piccolo regno di insetti gioiosi.
Ogni mattina, mentre le altre coccinelle si divertivano a mostrare i loro bellissimi manti, Lola sbirciava timidamente da dietro una foglia, sentendo le guance tingersi di un rosso più intenso. Il suo piccolo cuore desiderava unirsi a loro, ma la sua timidezza la tratteneva. “Vorrei poter dire ‘Ciao’ agli altri insetti,” sospirò tra sé, “ma chissà se non vogliono diventare miei amici?”
Un giorno di sole, il miglior amico di Lola, Benny l’Api, ronzò eccitato verso di lei. “È una giornata così bella! Perché non vieni con me a fare nuove amicizie?” la incoraggiò, facendo una piccola danza felice nell’aria. Ma la timida Lola scuoteva solo la testa, le sue piccole ali tremavano d’incertezza.
Proprio in quel momento, Spotty la Farfalla si posò dolcemente da un alto petalo, dove stava sorseggiando un po’ di dolce nettare. “Che succede, Lola?” chiese dolcemente. Benny spiegò come si sentisse Lola, e Spotty sorrise gentilmente. “Tutti noi siamo stati nuovi da qualche parte,” disse, svolazzando le sue ali colorate. “Sii te stessa e lascia che gli altri insetti vedano il tuo vero io!”
Ma ancora, Lola si sentiva timida. Due giorni dopo, quando ci fu una grande festa dell’arcobaleno per tutti gli insetti, Benny e Spotty tornarono e incoraggiarono la piccola Lola a unirsi a loro. “Sarò proprio con te,” disse Benny, e “volerò proprio attorno a te,” cantò Spotty, ma la timida Lola non riusciva a decidere.
Alla fine, i suoi amici decisero che dovevano agire. “Tu rimani qui, Spotty!” disse Benny, e in un batter d’occhio, diede alla piccola Lola una leggera spinta, e via volò verso la festa. Lola era molto spaventata, eppure vide che tutti gli insetti le sorridevano, e atterrò graziosamente tra di loro, i maschi che ronzavano felici attorno a lei e le coccinelle che sistemavano il suo bel mantello. “Oh, quanto vorremmo che Lola ci parlasse!” gridarono tutti.
Allora la timida Lola prese coraggio, batté le sue piccole ali e disse “Ciao!” Le parole non sembrarono mai raggiungere le sue labbra minuscole, ma ogni insetto le udì. Quanto era felice la nostra piccola amica allora!
E da quel giorno in poi, Lola non è mai più stata timida, e conosce quasi tutti gli insetti nel prato fiorito. I scarafaggi si voltano al solo suono della sua voce e lei è da tempo una grande amica della farfalla dell’arcobaleno.