C’era una volta, in una giornata di sole in un tranquillo prato, un coniglio vanitoso che chiamò i suoi amici: “Per favore, potete tutti stare zitti! Ascoltatemi. Posso correre più veloce di chiunque altro.”
“Forse sì,” disse una tartaruga che stava ascoltando nelle vicinanze. “Ma lento e costante vince la corsa.”
“Facciamo una corsa,” disse il coniglio. Gli altri animali furono d’accordo. “La lepre sarà il giudice. Un paio di occhi assicurerà che i corridori rimangano sulla strada,” disse lui. Così fu fissato un percorso e si partì.
Il coniglio volò via, come se stesse per dominare la situazione. La tartaruga iniziò a muoversi a un passo lento e presto si trovò molto indietro. Il coniglio si fermò e, guardando indietro verso la tartaruga, pensò di farsi un pisolino e lasciare che la tartaruga lo raggiungesse.
“Questo è un buon posto per un sonnellino,” disse, e si sdraiò a riposare. La tartaruga, continuando a camminare, presto arrivò nel posto dove il coniglio giaceva addormentato. Ma il coniglio continuava a dormire, e la tartaruga non si fermò a chiedersi se il coniglio stesse giocando qualche trucco su di lei, ma andò avanti e avanti.
Quando il coniglio si svegliò dal suo pisolino, guardò l’orologio. “Quanto è lento, deve essere molto indietro,” pensò. Poi partì, ma trovò la tartaruga proprio vicino al traguardo, e non riuscì a correre in tempo per salvare la corsa.
Allora, la tartaruga disse: “Il progresso lento ma costante vince la corsa.”