Il Vento Giocherellone

Un giorno di sole, luminoso e felice, un’anziana signora, chiamata dai bambini nel fienile “la Regina del Fieno”, uscì sul suo balcone. Questo accadde perché i suoi occhi erano piuttosto stanchi di rimanere a guardare in alto così a lungo, come puoi immaginare, e perché aveva ancora tanto da vedere. Infatti, era proprio il giorno in cui finalmente il fieno veniva portato nel fienile.

Per questo motivo, c’era tanta compagnia nel campo di raccolta di Natura, e c’era un buio e un caldo nel fienile sottostante, dove giaceva il fieno caldo.

La Vecchia Madre Terra continuava a guardare con i suoi veri occhi bianchi come latte sui suoi bambini, e desiderava sedersi e riposarsi un po’ su quel balcone. Lasciò i suoi piccoli cagnolini a rotolarsi e ruzzolarsi davanti a lei, e tutti saltavano intorno gioiosamente, perché era davvero un giorno splendido nel mondo.

Ma chi sta arrivando così in fretta? È il merrioso venticello. Si agita tutto intorno e molto libero; solleva due pigne dalla terra, e le fa girare, finché una è matura come l’altra. Quattro piccoli funghi li lancia in aria, e rimangono lì per un po’ come palle di gomma. Ed è lui che gioca con tali scherzi selvaggi con i fiori. Crescono nel prato non lontano dal fienile, e stavano cercando di sistemarsi. Ma Winnie il Vento sta arrivando, e come butta i vecchi stracci a destra e a sinistra; e là si ferma sui profili bianchi lucidi di quelli che ballavano più selvaggiamente, e non si accorsero quando lui svolazzò intorno a loro in un attimo. “Come gioca il vento con noi!” dissero i fiori; “ma non ci piacciono tali scherzi selvaggi e abbiamo terribilmente paura di lui.”

Winnie il Vento ora si mosse più lentamente. “Non vi piace che io giochi con voi?” chiese. E poi afferrò il giglio con le sue delicate manine, e lei tremò dalla testa fino alla punta della foglia; lo potevano vedere.

“Porti sempre gioia nei nostri cuori,” dissero tutti i fiori attorno. Fiori, in effetti, saremmo senza di te, caro vento! Abbi la bontà di giocare un po’ con noi e mostralo al giglio come si danza.”

E così prese il giglio per il suo stelo liscio, e mostrò in questo modo quale buona danza potessero avere i fiori, e quanto potessero ondeggiare magnificamente qui quando Winnie il Vento li toccava, come ora stava facendo dietro di lei.

I fiori ora accarezzavano il vento, e non avevano più paura di lui. Era così estremamente pittoresco lì sul tetto del fienile, attorno alla comoda vecchia madre, che non aveva la minima inclinazione a dormire.

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