Vi siete mai chiesti da dove vengono i fiocchi di neve e cosa fanno mentre scivolano dolcemente verso la terra? Bene, lasciate che vi racconti un piccolo segreto.
Per tutto il giorno sono stato seduto nella mia accogliente casa vicino alla finestra assolata a sud, guardando gli uccelli, i fiori e le persone passare con i loro leggeri vestiti estivi. Ma alla fine mio padre mi disse: “Devi andare ora, Flurry!” E grazie al cielo, quando guardai fuori dalla finestra, c’era la mia piccola candela a forma di stella che bruciava luminosa, illuminando tutto il mondo esterno, e facendo sì che tutti corressero a mettere sulle loro calde mantelle e muffole.
Fuori faceva un freddo gelido. E non appena uscii dalla finestra, caddi giù, giù verso la terra. “Oh! Oh! Oh!” esclamò un bambino che passava proprio in quel momento. “Guarda il povero Flurry—che terribile caduta ha avuto!” E quando mi esaminò, vide alcune case appuntite—tutte attaccate insieme con una sostanza bianca scintillante—correre su e giù lungo i miei lati, e le mie ginocchia piegate insieme, mentre il resto di me era tutto gonfio; così capì che avevo perso la bellissima forma che avevo quando lasciai il mio. Ah! sì, ora mi ricordo. Ma il peggio è che non so dove abbiano preso i migliori e i più belli dei miei piccoli fratelli a forma di stella. Mentre mi divertivo a giocare, tutti i miei fratelli e sorelle volavano ovunque attorno a me, saltando e saltellando sotto i piedi del ragazzo, e tutti dicevano quanto fosse bello avere una neve così fine, e quanto si fossero divertiti i piccoli tutto il giorno.
C’era un ragazzino in particolare che si era divertito un sacco con un intero tram pieno di bambini. Mangiarono castagne bollite, si rotolarono sulla paglia e si unirono a cori melodiosi; persino strillavano e cantavano, “Io sono il Duca de Reichstadt,” con tutto il cuore, perché vedevano i pantaloni rossi di un soldato proprio davanti al petto del loro vicino. E cosa pensate che lanciarono a destra e a sinistra della loro festa per tutto il tragitto da Amsterdam a Utrecht? Proprio la neve più bella, asciutta e finemente arricciata. E ovunque questa fosse lanciata, così sicuramente mi colpiva in faccia e negli occhi, e su tutta la mia figura.
Ma domani avrò ancora più avventure nel mondo. Ecco! presiedo su questo nevodomo, o monte bianco, che i bambini hanno alzato come una muraglia e fortezza contro piedi e slitte, affinché tutto possa servire da palizzate al parco. Le ragazze estive avranno in futuro un ponte gettato sopra di esso e fischieranno a coloro che sono appena poco sopra i abissi.
Flurry! Flurry! Evviva la piccola tempesta di neve; ora avremo delle belle cadute! Ma se il buon Dio non manda dei bei fiocchi di neve leggeri con cui giocare, sicuramente mi sentirò molto solo.