Tommy la Tartaruga stava giocando sulla spiaggia soleggiata. Era una giornata molto ventosa, così Tommy volò con il suo bellissimo aquilone. L’aquilone volava sempre più in alto nel cielo. Improvvisamente, una forte raffica di vento lo portò via dalle zampe di Tommy.
“Oh, lascialo andare!” esclamò Geraldine la Giraffa.
Ma Tommy non lo lasciò andare; corse dietro di esso. Su, su, in alto volò l’aquilone, e alla fine si impigliò in un albero con un forte schiocco.
“Oh caro, oh caro! Il mio aquilone è perso!” pianse Tommy la Tartaruga.
“Magari possiamo recuperarlo,” disse il piccolo Joey.
“Come?” squittirono le anatre.
“Potremmo scuotere l’albero finché non cade,” disse Geraldine.
“Assurdità!” disse la vecchia Gazza, che andava ciarlando, saltellando prima su una gamba e poi sull’altra. “Non riuscireste nemmeno a scuotere una piuma dalla coda di un passero!”
Si tenne un consiglio, ma nessuno sapeva cosa fare. Il solitario Tommy si sedette sotto l’albero, piangendo come se il suo cuore stesse per rompersi.
“Deve aiutare Tommy,” disse Geraldine. “Dai, seguitemi!”
Iniziò a trottare, seguita dai piccoli canguri, dai conigli e dalle anatre. Cosa stava facendo Tommy la Tartaruga? Stava creando una lunga corda con alcune ortiche che crescevano nelle vicinanze. Ora gli altri si unirono a lui, e presto Tommy aveva una corda molto lunga.
Poi Geraldine disse: “Ora, Tommy, mette la corda nella coda dell’aquilone.”
Quando lo fece, Geraldine iniziò a salire sull’albero. I piccoli canguri la seguirono, poi i conigli, e infine le anatre salirono barcollando. L’aquilone era ora pronto per tornare giù. Tutti tirarono, e poi con un forte schiocco, crack e una caduta, l’aquilone tornò a volare a casa. Tutti i bambini fecero tre applausi per Tommy la Tartaruga. Quindi vedete che è utile essere gentili e fare tutto il possibile per i propri amici.