C’era una volta, in un cosmo magico dove i sogni fluttuavano come soffici nuvole, una piccola stella di nome Twinkle. Tra tutte le stelle luminose nel cielo, Twinkle era una delle più piccole. Tuttavia, Twinkle aveva i sogni più grandi di tutti.
Ogni notte, quando tutte le stelle iniziavano a danzare e brillare nel cielo, Twinkle desiderava più profondamente e più forte di qualsiasi altra stella. “Se solo potessi brillare più forte, se solo potessi splendere di più, illuminerei la terra sottostante tutta la notte!” pensava.
Una chiara notte, mentre Twinkle si sentiva piuttosto triste per la sua piccolezza, una gentile vecchia luna le passò accanto e le parlò. “Perché sembri così triste, piccola amica?” le chiese.
“Sono troppo piccola rispetto alle altre stelle,” sospirò Twinkle. “Proprio in questo momento, il sole sta brillando al massimo dall’altra parte, rendendole così radiose. Sento che non brillerò mai così forte!”
La luna rispose amorevolmente: “Devi imparare a credere nella tua luminosità, piccola. Vedi, quelle stelle brillano forte solo perché il sole è proprio accanto a loro. Quando lui tramonta, non brilleranno più così luminosamente. Ma tu— oh sì, tu— puoi brillare tutta la notte se solo credessi in te stessa!”
Twinkle sembrò confusa ma ascoltò attentamente. La notte seguente, una piccola ragazza si trovava su una collina sottostante e guardava su nel cielo. “Oh guarda, Mamma,” disse, “C’è una piccola stella che ha sparso dei diamanti tutto intorno a sé. Che bella appare stasera!”
Twinkle sentì questa gentile bambina e sentì un calore riempirle il cuore. “Forse non devo essere più grande o più luminosa,” pensò Twinkle, “Forse devo solo essere me stessa!”
Così, da quel momento in poi, Twinkle brillò un po’ di più e un po’ di più, e man mano che credeva sempre di più nella sua luce unica, illuminava le vite degli amici sottostanti e brillava nei loro cuori. E così, se guardi su nel cielo notturno e vedi una stella che sembra essere adornata di diamanti, saprai che è Twinkle, la stella che credeva in se stessa.