C’era una volta, una deliziosa piccola nuvola che fluttuava nel cielo blu sopra un allegro villaggio. La gente di sotto diceva: “Che pioggia incantevole stiamo avendo! I fiori la adoreranno.” Ma la piccola nuvola diceva solo: “Boo-hoo!” e mandava giù ancora più pioggia.
I bambini uscivano a giocare, e la piccola nuvola gli disse: “Perché sembri così luminoso e felice? Perché non riesco a trovare qualcosa con cui giocare?”
“Vieni,” disse lui, “e gioca con il mio aquilone. Posso volare in alto nel cielo con il mio aquilone, come puoi vedere.” E la piccola nuvola disse: “Boo-hoo!” e mandò giù ancora più pioggia. Poi il bambino andò dentro casa, e la piccola nuvola disse: “Per favore, vieni ad aiutare i miei fiori a crescere.
I piccoli raggi di sole stanno sbatacchiando le mie foglie con questo forte vento, e voglio che tu renda l’erba umida e dolce.” “Boo-hoo!” disse la piccola nuvola, e mandò giù ancora più pioggia, e ora, infatti, era tempo che il piccolo raggio di sole venisse. “Buongiorno, Signor Nuvola!” disse gentilmente. “Come stai oggi, e perché sembri così spento e malinconico?”
“So che dovrei sentirmi luminoso e felice, ma tutti i fiori della terra continuano a muovere le loro teste su e giù e a chiedermi di giocare con loro, e quel grande ragazzo con un aquilone continua a far rotolare il suo grande cerchio chiedendomi di uscire e saltare sopra di esso, ma il mio cuore è troppo pesante per interessarmi a ciò che tutti dicono e fanno.”
“Allora, caro Signor Nuvola,” disse il raggio di sole, “non ascolti il tuo cuore! Se lo facessi, invece di Boo-hoo! diresti A-ha!” Così la piccola nuvola ascoltò il suo cuore, che disse chiaramente:
“A-ha! A-ha! Lascia che le tue lacrime cadano e sii una nuvola felice ancora una volta, per volteggiare nel cielo in questo luminoso mattino di sole. Allora il tuo cuore sarà leggero e i tuoi occhi brilleranno. Ascolta quindi il tuo cuore, e sii una piccola nuvola luminosa e felice ancora una volta.”
E ora la piccola nuvola d’ora in poi ascolterà sempre il suo cuore. Disse:
“A-ha! A-ha! Oh, pitter-patter-pat! Ora voglio essere buono e felice;” e iniziò a scendere in forma di dolce pioggia su stagni e pozzanghere, sui fiori, sull’erba e sulle foglie intrecciate; e i fiori bevevano e bevevano e ridevano, e l’erba disse: “Mi sento così molto più felice ora. E tu?”
E il caldo raggio di sole sembrava brillare ancora di più, e disse:
“Ti senti più felice ora, caro Signor Nuvola che pianse, e puoi dirmi perché sudiamo così tanto?”
“Un tale calore farà sollevare il sottile vapore,” rispose la piccola nuvola.
“Ma non ha niente a che fare con quello che mi ha fatto piangere, sai. Quello, accanto al mio cuore, è stato ascoltando ciò che quel grande ragazzo mi ha detto.”
Così la piccola nuvola ascoltò il suo cuore e, alleggerita del suo fardello, fluttuò allegramente, senza nemmeno rendersi conto, nel cielo chiaro sopra il suo gioioso villaggio.