In un bellissimo giardino pieno di fiori in piena fioritura e insetti indaffarati, viveva un piccolo bruco di nome Cleo. Era un bruco grassoccio e verde con piccole macchie simili a fiori su tutto il corpo. Nonostante il suo aspetto affascinante, Cleo spesso si sentiva triste e inadeguata, soprattutto quando guardava le magnifiche farfalle che svolazzavano graziosamente sopra di lei.
“Oh, se solo potessi volare!” sospiro Cleo, guardando le farfalle librarsi nel cielo. “Ma io sono solo un bruco che si muove lentamente senza ali.”
La sua migliore amica, Bella la coccinella, la incoraggiava spesso. “Cleo, sei esattamente ciò che sei destinata a essere. Aspetta e vedrai i cambiamenti che il tempo porterà.”
Ma Cleo rimaneva scettica. Notava come tutti i suoi amici fossero impegnati e stessero crescendo, mentre lei sembrava essere rimasta indietro. Ogni giorno masticava foglie, sognando il giorno in cui si sarebbe svegliata con delle bellissime ali.
Una brillante mattina d’estate, mentre Cleo godeva della sua colazione di foglie fresche, decise che quel giorno sarebbe stato diverso. “Non posso più aspettare,” annunciò, con determinazione che cresceva dentro di lei. “Farò un bozzolo e aspetterò finché non cresceranno le mie ali.”
Cleo andò da albero ad albero, raccontando a ciascuno dei suoi amici del suo piano. Alcuni erano di sostegno, come il saggio Vecchio Ollie il gufo, che annuì con saggezza e disse: “È bello avere un piano, giovane Cleo.” Altri, come Fredrick la lucciola, risero e presero in giro, dicendo: “Un bruco che diventa una farfalla? Credete davvero che sia possibile?”
Con ogni risata e presa in giro, Cleo sentiva una miscela di speranza e disperazione. Alla fine trovò un posto tranquillo su un bel ramo e cominciò a tessere il suo bozzolo. Giorno dopo giorno, lavorò duramente, osservando il suo corpo morbido produrre fili di seta che sembravano quasi brillare alla luce del sole. Presto, era avvolta nel suo rifugio fatto a mano.
Mentre i giorni si trasformavano in settimane, Cleo riposava nel suo delicato nido. Sognava vividamente di volare attraverso prati pieni di fiori e di giocare a nascondino con soffici nuvole. Ogni sogno le riempiva il cuore di una sensazione calda che la solleticava dalle antenne fino alla punta della coda.
Ma dentro il suo bozzolo, qualcosa di meraviglioso stava accadendo. Il suo corpo stava cambiando, crescendo, trasformandosi. Lento ma sicuro, stava diventando la farfalla che aveva sempre desiderato essere.
Un giorno, sentì una strana sensazione di spinta. Curiosa, posò la testa verso l’apertura del suo bozzolo. “Cosa sta succedendo?” si chiese, vedendo un raggio di sole luminoso brillare. Facendo un profondo respiro, si dimenò finché gli ultimi morbidi fili del suo bozzolo non caddero via, rivelando il suo nuovo io.
Allungò delicatamente le sue ali, sentendo il caldo sole su di esse. Erano bellissime, dipinte in tonalità di blu, arancio e oro, con delicati motivi che brillavano alla luce del sole. Cleo non poteva credere ai suoi occhi!
Con attenzione, ora consapevole della sua fragile bellezza, fece un balzo in avanti. E con sua gioia e sorpresa, le sue ali funzionavano senza sforzo mentre iniziava a volare! Sempre più in alto si librava, sentendo la fresca brezza estiva sotto di esse.
“Oh, cielo, sto volando!” esclamò con gioia. Chiuse gli occhi, lasciò che il vento la portasse e sentì una felicità mai provata prima.
Dopo alcuni giri intorno al suo fiore preferito, atterrò con grazia. Fu accolta da applausi e stupore da parte dei suoi amici del giardino. Bella la coccinella era al settimo cielo. “Cleo, ce l’hai fatta! Hai creduto nei tuoi sogni, e guarda cosa sei diventata!”
“Grazie, Bella,” sorrise Cleo, il suo cuore gonfio di gioia. “Avevi ragione. Tutto richiede tempo.”
Da quel giorno, Cleo svolazzò nel giardino, condividendo la sua storia di pazienza e trasformazione, ricordando a tutti che tutte le grandi cose richiedono un po’ di tempo e che i sogni si avverano per coloro che credono.