Nella Savana Dorata, durante l’ora di mezzogiorno baciata dal sole, vagava Leo, il Leone, l’indiscusso re degli animali. Si vantava della sua forza, ma trovava costante solitudine pesante. La sua imponente presenza spingeva anche i cuori più coraggiosi a cercare rifugio; così, rimaneva solo a vagare.
Leo si chiedeva: “Come posso guadagnare amicizia in questo silenzioso dominio?” Proprio in quel momento, il suo sguardo cadde su un piccolo leprotto, che, ignaro della sua compagnia, piangeva amaramente. Avvicinandosi dolcemente, Leo chiese: “Perché piangi, piccolo?”
Sorpreso, il leprotto tremò, ma rispose: “Oh, caro re! Un lupo è sceso sulla nostra terra e con un ruggito e un ritmo così terribili ha divorato tutti i nostri amici. Ogni giorno attendiamo i nostri destini, tremando davanti ai suoi occhi affamati. Stasera, tocca a noi, e non saremo più.”
Desideroso di aiutare, Leo dichiarò: “Non temere. Questa notte, attenderò questo lupo e provvederò a te e ai tuoi piccoli.” Con un cuore grato, il leprotto saltò via, portando la notizia di amicizia e sicurezza.
Quella notte, le creature del bosco si riunirono nella radura, ciascuna sperando contro ogni speranza di avere sollievo. Proprio quando la luna raggiunse il suo zenit, il lupo si fece avanti. Leo, con intensa determinazione, affrontò il malefico. Dopo un feroce scontro, Leo emerse vittorioso sulla bestia astuta.
Gli animali gioirono, e Leo trionfò non solo in battaglia, ma guadagnò amici cari per la vita. Ogni giorno, venivano a trovarlo, portando notizie e compagnia, riempiendo il suo regno di felicità.
Così, la morale della storia ci insegna che il vero potere non sta nella dimostrazione di forza ma in atti di gentilezza che forgiano legami di amicizia, dissipando per sempre la solitudine.