Un giorno soleggiato di primavera, un coniglio molto solo saltellava in un prato fiorito. Incontrò un timidissimo leprotto. “Sento raramente qualcuno,” pensò il leprotto; così i due divennero presto amici e decisero di festeggiare insieme.
Il coniglio invitò il leprotto a condividere la sua scorta di cibo. Entrambi erano molto allegri, e il coniglio decise improvvisamente di visitare un riccio che viveva poco lontano, per chiedergli di unirsi a loro. Il leprotto concordò e ben presto raggiunsero la casa del riccio.
Ma il riccio non voleva uscire. “È molto scortese da parte vostra saltellare qui a quest’ora del giorno!” esclamò arrabbiato, quando vide chi erano i suoi visitatori. Il coniglio si scusò per essere venuto così presto e disse che stavano solo partendo per il loro festino.
Il riccio soffiò e sbuffò nella sua tana finché improvvisamente ricordò di non avere cibo a casa quel giorno. Così disse: “Bene, voi sembrate divertirvi; forse avrete la cortesia di invitarmi a unirvi a voi”; e corse rapidamente verso la sua dispensa.
Nel frattempo, il coniglio e il leprotto erano molto indaffarati a pensare a coloro che vivevano nei dintorni. Così mandarono inviti per partecipare al loro festino a un molto stupido Piccione, a una molto piacevole Tartaruga e, naturalmente, a una famiglia di Rane molto allegra che abitava dietro lo stagno in un vecchio cranio di mucca.
Tutti accettarono di venire, e il giorno dopo il coniglio e il leprotto furono pronti a ricevere i loro ospiti. Così, quando tutti gli animali si erano seduti attorno al tavolo, potete immaginare tutto il trambusto. La Tartaruga rotolava di gioia nel scoprire una lenta e saporita brucheria. Le Rane saltavano e gracidavano di gioia mentre sgranocchiavano formiche volanti e muovevano le loro lunghe lingue in modo molto comico. La Mucca, che era venuta come ospite speciale, non smetteva di masticare, sembrava godere della sua beata contentezza. Anche il riccio era molto allegro mentre trovava un gran mangiatore nel suo “sbiadito” vecchio cugino la Tartaruga. Infatti, la Tartaruga contribuì a fornire gran parte dell’intrattenimento raccontando storie di vecchiaia e peli grigi per un bel po’.
Ma tutta la gioia fu interrotta dalla voce dell’arrabbiato Toro, che scattò nel cerchio e portò a una decisiva separazione. “Come mai,” ringhiò, “voi creature venite qui senza invito nel mio pascolo? cosa intendete con la vostra stupidità?”
Così finì tutta la loro allegria.
Aiutando gli altri, a volte potrete essere aiutati voi stessi in un modo inaspettato.