C’era una volta, in una foresta piena di foglie sussurranti e brezze delicate, un piccolo scoiattolo di nome Sammy. Sammy era un piccolo scoiattolo marrone con una coda pelosa che sembrava sempre muoversi con entusiasmo. Ma Sammy aveva un piccolo problema; era un po’ troppo avido.
Con l’arrivo dell’autunno, i giorni diventavano più corti e l’aria un po’ più fresca, Sammy notò che la foresta era piena di ghiande! Scendevano dagli alberi come la pioggia della natura. Il cuore di Sammy batteva forte alla vista di così tante ghiande deliziose. “Oh! Devo raccoglierle tutte!” pensò, il suo piccolo naso tremolante di gioia.
Così, si affrettò attorno al suolo della foresta, usando le sue piccole zampe per raccogliere le ghiande. Le nascose in un antico albero cavo, spingendo e strattonando fino a riempirlo fino all’orlo. Ogni giorno, correva verso l’albero, assicurandosi che nessun altro avesse preso nessuna delle sue preziose ghiande. I suoi amici, Peter il Giaguaro Blu e Fiona il Topo di Campo, vennero da lui, dicendo: “Sammy! Condividiamo queste ghiande. L’inverno arriverà presto e tutti avremo fame.”
“Non ce ne sono abbastanza per tutti?” rispose Sammy, muovendo la coda. “Andate a cercare le vostre!”
I giorni si trasformarono in settimane, e presto un freddo inverno avvolse la foresta in una coperta bianca. Sammy sbirciò fuori dal suo albero cavo e vide i suoi amici vagare, cercando cibo. Ma non provò pietà. “Ho tutto il cibo di cui ho bisogno! Perché dovrei condividerlo?” si lamentò, rannicchiandosi nel suo accogliente nido.
Una mattina gelida, Sammy si svegliò con un brontolio nella pancia. Corse con entusiasmo verso la sua scorta segreta di ghiande, solo per scoprire, con orrore, che un grande e peloso scoiattolo di nome Max aveva scoperto il suo nascondiglio! Sammy era sempre stato così occupato a badare ai propri amici che non si era accorto di Max che si aggirava furtivamente. Con alcune mosse rapide, Max raccolse tutte le ghiande e saltò via.
“Le mie povere ghiande!” esclamò Sammy, correndo fuori. “Oh, non ne ho più! Oh, poverino! Oh mio!” Si lamentò sedendosi su un ramo, guardando il mondo bianco sotto di lui. La sua pancia brontolò di nuovo, ma questa volta non era per entusiasmo; brontolava per fame.
Passarono i giorni, e Sammy era così infelice; i suoi amici trovarono giusto il cibo sufficiente per tirare avanti, ma Sammy era tutto solo. Alla fine, un pomeriggio soleggiato, quando Sammy si sentì abbastanza coraggioso da affrontare i suoi amici, andò da Peter e Fiona.
“Condividereste un po’ del vostro cibo con me, cari amici?” chiese Sammy, con gli occhi grandi e tristi.
“Certo, Sammy!” cinguettò Peter.
“Sì!” squittì Fiona. “Prendi la metà di quello che ho raccolto.”
Così si sedettero tutti insieme sotto i caldi raggi del sole invernale, condividendo il loro cibo e le loro risate. Sammy imparò che era molto meglio condividere con i propri amici piuttosto che essere avido.
E dopo quell’incidente, ogni autunno, si assicurava di accumulare abbastanza ghiande per sé e per i suoi amici.
Da quel momento in poi, tutti gli animali della foresta condividevano il loro cibo e trascorrevano molte gioiose feste insieme in inverno. E scoprirono che quei momenti rappresentavano i più felici di tutti.
Quindi, mio piccolo amico, è sempre meglio condividere che essere avari. Se riempi il tuo cuore e le tue mani di gentilezza e generosità, troverai sempre amici intorno a te per aiutarti quando ne hai bisogno.