Il Grande Concorso di Torte

Mi chiamo Kate e ho otto anni. Spero di poterti raccontare della mattina d’estate più felice della mia vita. Vedi, era l’anniversario di matrimonio di mio padre e mia madre, e mio padre disse: “Ora, bambini, che cosa possiamo fare per rendere questa giornata veramente felice per papà e mamma?”

Oh, sì, eravamo tutti ancora bambini nelle nostre famiglie. La mia ne aveva quattro: Rosy, Ned, il piccolo Maurice e me, e naturalmente papà e mamma. “Raccogliamo dei fiori,” disse Rosy. “No. Facciamo un picnic,” disse Ned. “No. Ho un’idea,” disse il piccolo Maurice, che aveva solo due anni e non poteva dire molto. “Qual è, caro Maurice?” chiese papà. “Mawwiage,” disse il piccolo Maurice, scuotendo i suoi riccioli dorati. Mamma e papà risero e risero.

“Beh, cari bambini,” disse papà, “dobbiamo fare qualcosa per il piccolo Maurice, perché non possiamo deluderlo, e il miglior piano di tutti è quello che rende felici i ricordi più belli della vita.”

E mio padre parlò e parlò e ci fece entusiasmare tutti. Alla fine scoprimmo qual era la sorpresa. Era che nella piccola festa dovevamo davvero celebrare l’anniversario di matrimonio dei nostri genitori, e così facendo si sarebbe adempiuta una molto, molto antica tradizione di villaggio che diceva: “I primi portatori di papà e mamma, nel loro trentesimo anniversario, furono piccoli cesti pieni di fiori e frutta felici, che vennero loro dati esattamente a mezzogiorno. Da quel momento, anno dopo anno, ogni famiglia, finché esisteva, copiava questo esempio e produceva con i nuovi nati qualcosa di nuovo nell’arte culinaria ogni anno.”

Sì, è davvero un antico detto.

Così iniziai intuitivamente a lavorare all’uncinetto e lavorai diligentemente, e poco a poco intendo dire che tutti noi iniziammo a raccogliere fiori e bacche o a fare qualsiasi tipo di lavoro manuale necessario. L’unica cosa che non dovevamo dimenticare era un grande pezzo di torta al cioccolato, che doveva essere preparato da entrambe le famiglie. Pensavamo che fosse molto interessante.

A mezzogiorno esatto sentimmo il campanile del villaggio vicino suonare e tutti gli uccelli esplodere di gioia. Era una bellissima giornata d’estate. Faceva caldo anche, ma che differenza faceva? Tutti i bambini del quartiere si erano già radunati armati di cesti, cappelli, attrezzi, ecc. Davanti a loro c’era un carretto con un pianoforte che veniva trasportato dietro. Poco a poco raggiungemmo la verdeggiante pianura sulla riva del nostro piccolo lago, che era stata scelta per questo incontro tranquillo e felice.

I bambini allora cantarono tutti il seguente inno: Inno del Mattino per genitori, amici e famiglia.

Ah! tutti i padri e le madri e i fratelli e le sorelle applaudirono quando sentirono, lo senti, il coro dei bambini.

E quel che è ancora meglio, cari bambini, i cori di quei bambini felici furono sentiti e ripetuti da tutti gli uccelli, nascosti nel folto del fogliame degli alberi. E così ti prego di leggere e recitare anche tu questo bellissimo inno mattutino.

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