La Festa di Cena del Gigante

Gerry il Gigante si svegliò un bel giorno di sole e disse: “Farò una festa, inviterò tutti i miei amici a cena.”

Così si affrettò verso la finestra e chiamò: “Ciao, Giraffa Gerty! Vieni qui, per favore. Pinguino Pola, vieni qui, per favore. Orso Bingle, vieni qui, per favore. Cincia Teeter, vieni qui, per favore. Gallina Hennis, vieni qui, per favore. Mucca Cherry, vieni qui, per favore.”

In pochi minuti, tutti gli amici di Gerry erano davanti alla sua porta. Che bel gruppo felice erano! C’era Gerty Giraffa con il suo lungo collo e dolci occhi neri e pelosi. Pinguino Pola, tutto vestito di bianco e nero, ed era anche molto grasso. Orso Bingle era grande e peloso come un tappeto. Cincia Teeter era un ometto con occhi grandi e luminosi, mentre Gallina Hennis era sveglia e rossa e marrone come il più bel tramonto di sempre. Ultima ma non meno importante, c’era la vecchia Mucca Cherry, la migliore amica che Gerry il Gigante avesse in tutto il mondo. Era grande quanto due degli invitati messi insieme!

“Cari amici,” disse Gerry il Gigante, “voglio che tutti voi veniate a cena qui oggi alle due. Sto per uscire e ordinare una bella cena per voi.”

“Oh! non farlo!” gridarono tutti insieme. “Ce la facciamo da soli.”

“Certo,” disse Gerry il Gigante, guardando l’orologio. “Sono esattamente le una e mezza. Avrete tempo a sufficienza per prenderlo se ci affrettiamo.”

“Ma cosa mangeremo?” grugnì Orso Bingle.

“Cena! cena! cena!” urlò Cincia Teeter.

“Cena cosa?” chiese Gerry il Gigante.

“Non lo so; ma scopriremo cosa preparare,” cinguettò.

Gerry era perplesso. Voleva che i suoi amici avessero una bella cena, ma non riusciva a immaginare cosa dovessero mangiare.

“Non possiamo uscire dalla tua casa,” ricordò gentilmente Gallina Hennis. “Forse dovresti dirci cosa hai in casa. Poi vedremo cosa possiamo fare con quello.”

“Oh! Sono sicuro che c’è abbondanza di tutto!” rise Gerry il Gigante, “quindi è meglio che saliate.”

Ora, Gerry il Gigante aveva una grande casa. C’era una grande stanza a un’estremità. Quella era la stanza di Gerry, e tutti i suoi amici salirono a vedere cosa avesse. E cosa pensate che avesse? Alcuni piccoli barili con i coperchi. Gerry il Gigante aprì uno di questi barili. Era pieno d’uva, l’uva più buona che sia mai stata vista. Aprì un altro piccolo barile, ed era pieno di belle prugne mature. Ne aprì un terzo, ed era pieno delle mele più succose del paese. Un quarto barile era pieno di zucche. Poi c’erano due dozzine di uova in un cesto e un pezzo di pesce essiccato appeso vicino alla finestra. Alcune belle patate lessate e grasse erano in fila su uno scaffale.

“I miei amici! I miei amici!” disse Gerry il Gigante, cercando di apparire allegro. “Sembra davvero brutto, ma non vedo nemmeno una cosa che possiamo avere per cena oggi.”

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