Una notte spaventosa, Momo il Mostro si trovò tutto solo nella Città dei Mostri. Tutti gli altri mostri erano scappati perché avevano paura di lui.
“Se solo sapessero quanto sono amichevole,” disse Momo a se stesso con un profondo sospiro. “Nessuno giocherà mai con me.”
Proprio in quel momento, un strano piccolo essere passò volando e, vedendo quanto fosse infelice Momo, chiese,
“Cosa c’è che non va, caro amico?”
Poi, per la prima volta nella sua vita, Momo raccontò tutte le sue disavventure a questo piccolo essere.
“Il mio nome è Nia,” disse lo sconosciuto. “Sono una strega, l’unica amica che hai qui. Cosa ti piacerebbe fare?”
“Vorrei giocare con gli altri mostri qui,” disse Momo.
“Allora ti darò alcune parole magiche da dire quando vuoi essere amichevole con qualcuno. Esse sono:
La gentilezza è un tesoro
Che mi piace condividere,
E se ne dai solo un po’,
Sicuramente otterrai la tua parte.
Dì queste parole affinché gli altri mostri possano sentire. Dì loro che è ciò che si dice quando desideri essere amato. Sicuramente verranno da te, perché i mostri sanno apprezzare una cosa bella.” Così dicendo, Nia volò via.
Momo si fermò sotto un albero e chiamò i mostri a venire. Ma nessuno di loro venne, così pronunciò le parole magiche ad alta voce. Non passarono molto tempo nell’aria notturna che i mostri iniziarono a venire da ogni parte. Si accalcavano attorno a Momo e lo guardavano aspettandosi.
“La gentilezza è un tesoro
Che mi piace condividere,
E se ne dai solo un po’,
Sicuramente otterrai la tua parte.”
All’improvviso, tutti i cattivi sentimenti degli altri mostri svanirono e divennero amici di Momo.
“Dove hai trovato quelle parole magiche? Cosa significano?” chiesero.
“Le parole e il loro significato mi sono stati insegnati dalla mia amica, la strega Nia,” rispose Momo, e ripeté di nuovo le parole della strega.
Poi andarono tutti a visitare le diverse case dei mostri e dissero le parole alla gazza, al piccione, al rospo e a tutti gli altri animali che vivevano lì. Donarono loro tanti regali e li fecero sentire così felici che tutto nella Città dei Mostri divenne presto brillante e allegro.
La gentilezza di condividere tesori con gli altri è veramente degna di essere custodita nel cuore di un amico, e ogni bambino lo sa.