Il Braccialetto Incantato

Una notte, mentre la luna proiettava la sua luce argentea attraverso le vecchie querce in una foresta magica, Clara il topo si affrettava lungo il sentiero del bosco. Le stelle brillavano sopra di lei, sussurrando segreti al vento. Clara amava passeggiare di notte, quando il mondo sembrava così vivo eppure così tranquillo.

Mentre si avventurava più in profondità nell’incantevole radura, qualcosa scintillò e catturò il suo occhio. Lì, nascosto sotto un letto di muschio lussureggiante e margherite, si trovava un magnifico gioiello. Il cuore di Clara accelerò mentre scopriva un squisito braccialetto d’oro incastonato di pietre brillanti, che brillava come se contenesse un pezzo della luna al suo interno.

“Chissà chi ha lasciato un tesoro simile qui?” si chiese Clara ad alta voce, le sue parole fluttuando dolcemente nell’aria notturna.

Si avvicinò cautamente al braccialetto, stupita dalla sua bellezza. Quando osò toccarlo, sentì un calore sbocciare dentro la sua zampetta. Improvvisamente, una voce incantevole riempì l’aria.

“Salve, cara Clara! Io sono lo spirito del braccialetto. Indossalo, e i tuoi desideri più cari diventeranno realtà.”

Clara sbatté le sue piccole palpebre incredula. Ecco, un braccialetto magico, direttamente davanti a lei. Quale straordinaria avventura l’aspettava!

“Desidero indossarlo,” esclamò, e proprio in quel momento, il braccialetto si fissò attorno al suo polso. Il cuore di Clara balzò di gioia. Invece di correre attraverso la foresta, poteva volare come le farfalle che punteggiavano i suoi sogni. E proprio in quel momento, desiderò di librarsi nel cielo.

Proprio come aveva immaginato, Clara si sollevò da terra, battendo le braccia come un uccello. Sfrecciava sopra le cime degli alberi illuminate dalla luna, sentendo l’aria fresca della notte che le accarezzava il pelo. Com’era meraviglioso vedere il mondo dall’alto! Ma ben presto si chiese se fosse sicuro allontanarsi così tanto da casa.

“Dovrei tornare sulla terra,” pensò Clara, e subito, le sue zampette atterrarono in sicurezza sul morbido muschio.

Sentendosi un po’ frizzante di gioia, pensò: “Qualcos’altro potrei desiderare?” Clara pensò a tutti i suoi vicini: la vecchia tartaruga, Miss Polly Pappagallo, e il gentile vecchio lepre.

“Ah! Condividerò questi desideri con i miei cari amici.”

Così si lanciò verso casa della tartaruga.

“Tartaruga Desiderosa,” chiamò dolcemente, “ho un bellissimo regalo e un desiderio per te.”

La Vecchia Tartaruga sporse la testa, curiosa del trambusto.

“Il muschio morbido cresce tutto l’anno,” disse Clara ridendo, toccando l’antico compagno con il braccialetto.

Non appena lo toccò, un delizioso tappeto di muschio si stese tutto intorno alla casa della tartaruga, dal cancello fino alla sua porta. Clara amava vedere il sorriso sul volto della Vecchia Tartaruga, e desiderò del pane appena sfornato per la cena di Miss Polly Pappagallo.

“Buona Polly,” esclamò, bussando alla porta con la sua piccola zampa.

“Non è ancora abbastanza grande per venire a mangiare con noi,” disse Mrs. Pappagallo, scuotendo la testa mentre apriva la porta a Clara.

“Ho portato solo i miei buoni auguri, cara amica piumata,” disse Clara, e mentre parlava, un raggio rassicurante proveniente dal braccialetto illuminò la piccola stanza di Miss Polly, riempiendola di calore e sole nella sua dolce oscurità.

L’espressione di sorpresa della buona pappagallo presto cedette a una gioia incontenibile quando vide che la gentile topina aveva portato un cesto pieno di delicate pagnotte bianche. Clara danzò di gioia, poiché la sua magia non richiedeva ricompensa.

Poi si diresse verso altri amici, e presto tutta la foresta sapeva o intuiva chi possedeva il braccialetto magico. Ma Clara era abbastanza saggia da non concedere desideri che potessero fare male o portare angoscia.

Invano il fastidioso Humpback, il litigioso Grillo d’Acqua e lo Squirrel rancoroso le chiedevano il braccialetto, dichiarando a voce alta che in realtà non credevano che la piccola topina avesse alcun potere.

Ma la coraggiosa Clara rispose gentilmente, ma con fermezza: “Non sapreste usarlo saggiamente come faccio io.”

E così la buona Clara, amata da tutti, fu conosciuta in seguito come la Piccola Saggia, poiché presto scoprì che con un Grande Potere deve venire una Grande Responsabilità.

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