Lila e il Giardino del Gigante

C’era una volta, nella terra dei colori, una piccola ragazza di nome Lila. Non era una qualsiasi piccola ragazza; il suo cuore era grande come un gigante. Un pomeriggio di sole, decise di vagabondare per i Boschi Sussurranti, il suo posto preferito pieno di uccellini che cantavano e foglie fruscianti. Quel giorno, però, trovò qualcosa di molto inaspettato.

Mentre esplorava un nuovo sentiero, si trovò improvvisamente davanti a gate enormi che sembravano toccare il cielo! Con grande curiosità, Lila spinse le porte e vi entrò. Che spettacolo era quello! Un rigoglioso prato verde cosparso dei fiori più luminosi si estendeva a perdita d’occhio. Lila si trovava in un giardino gigantesco.

Ma aspetta un momento. Lila non era sola! Seduto sotto un grande melo, singhiozzava dolcemente, un gigante. Aveva un grande naso che si arricciava alla fine, occhi gentili che brillavano come stelle e capelli selvaggi come una foresta. Lila, sebbene fosse solo una bambina, non si spaventò affatto. Anzi, desiderò immediatamente aiutarlo.

“Perché piangi?” chiese gentilmente.

Il gigante guardò in alto con sorpresa. “Per anni, ho cercato di mantenere il mio giardino bello. Ma ora, sono così vecchio e stanco che non posso più prendermene cura. Ogni giorno, guardo i fiori appassire e l’erba crescere, e non so cosa fare.”

Il cuore di Lila si sciolse. “Non preoccuparti! Mi prenderò cura del tuo giardino!” dichiarò.

E da quel giorno in poi, Lila lavorò diligentemente nel giardino del gigante. Ogni mattina, accorreva lì e annaffiava i fiori, estirpava le erbacce e cantava dolci canzoni affinché gli uccelli si unissero a lei. Perché ogni giardino ha bisogno di uccelli cantanti! A volte, il gigante la osservava lavorare e sorrideva tra le lacrime. Lila trovò persino un piccolo fiore che rideva quando lo si solleticava! “Sei così carino!” disse, ridacchiando con lui.

Con il passare dei giorni, l’amicizia di Lila con il gigante cresceva. Si raccontavano storie, cantavano canzoni divertenti e anche giocavano insieme! Ogni volta che Lila si preparava a partire, il gigante ridacchiava e diceva: “Torna domani, e non fare tardi!”

Un giorno, mentre lavorava nel giardino, Lila vide qualcosa di straordinario. Piccole foglie verdi spuntavano sugli alberi, i fiori cominciavano a sbocciare e le api ronzavano in giro. Il cuore di Lila danzava di gioia! “Guarda, Gigante, vedi cosa stanno facendo i tuoi amici per te!” Indicò con entusiasmo, ma gli occhi del gigante erano chiusi, e non si muoveva. Con cautela, Lila si arrampicò sul grande melo per svegliarlo—presto si addormentò anche lei!

Il giorno successivo, si affrettò verso il giardino del gigante, ma le porte erano chiuse a chiave. “Gigante! Gigante!” gridò, “Apri le porte e lasciami entrare!”

Gentilmente, le porte si spalancarono e lì c’era il gigante, che dormiva pacificamente sotto il melo. Lila corse rapidamente al suo fianco e baciò il suo grande vecchio naso. Il gigante sorrise e aprì un occhio. Poi anche l’altro!

“Oh, piccola Lila!” rise, “Stavo solo sognando che domani, tutti i miei amici sarebbero venuti a trovarmi!”

Ormai, il gigante sembrava così in forma che ogni giorno il giardino sembrava più bello dell’ultimo. La mattina del grande giorno arrivarono uccelli, api e farfalle da ogni parte. Il loro ronzio e canto attirò tutti dalla vicinanza. Tutti i piccoli animali e tutte le piccole persone erano felici di vedere il gigante perché era così gentile con loro. Questo era il giorno più bello di sempre!

“Vedi, gigante,” disse Lila, “poiché sei diventato meglio, tutti sono venuti a cantarti una canzone di ‘Bentornato!’ e i fiori e gli alberi si uniscono!”

E così, quella fu la volta in cui la gentilezza rese il bel giardino quel giorno più luminoso che mai. Ogni amico tornò a casa felice e contento. Ma Lila non dimenticava il gigante; ogni pomeriggio, si precipitava al cancelletto del giardino. E gli alberi sussurranti si chinavano in basso come per dire, “Benvenuta, Piccola Lila.”

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