Lila e il Drago

Nel cuore del Regno dell’Arcobaleno, sotto lo sguardo vigile del luccicante tramonto occidentale, una curiosa ragazzina di nome Lila intraprendeva la sua avventura quotidiana. Questo regno era famoso per la sua incredibile varietà di fiori colorati, corsi d’acqua scintillanti e il peculiare racconto del Drago dell’Arcobaleno nascosto nelle profonde Foreste di Smeraldo. Sempre in cerca di emozioni, Lila non poteva fare a meno di chiedersi se la magia esistesse davvero.

Mentre saltellava attraverso i boschi, il suo spirito indomito la attirò verso un suono insolito – qualcosa di profondamente malinconico, una sorta di gemito. Accorrendo sul posto, scoprì un gigantesco drago blu, intrappolato sotto un enorme masso, le sue squame brillavano come i migliori zaffiri.

“Oh cielo, sei un drago?” esclamò, con il cuore che le batteva forte. Ignorando le storie di cautela che aveva sempre sentito, Lila si avvicinò alla bellissima creatura.

“Per favore, non avere paura, piccola,” sussurrò il drago, i suoi enormi occhi ambra colmi di gentilezza. “Io sono Rainbow, uno dei protettori del Regno, ma un sfortunato imprevisto mi ha portato in questa situazione.”

Il piccolo cuore di Lila sobbalzò al nome. “Non sei solo una storia! Posso aiutarti?”

Il drago blu sospirò. “Se potessi trovare qualcuno per aiutarmi, sarebbe splendido. Temendo di non riuscire a mantenere il mio spirito senza aiuto.”

La notizia del drago intrappolato si diffuse come un incendio, e presto gli audaci amici di Lila, che andavano da un affascinante orco a una volpe boschiva veloce, si riunirono per offrirle la loro forza. Tuttavia, quando videro l’enorme masso, i loro cuori coraggiosi cominciarono a vacillare.

“E se Lila finisse schiacciata?” si preoccupò Roux, la volpe.

“E se il drago decidesse di farci a cena?” avvertì amaramente Grim, l’orco.

Determinata a essere coraggiosa, Lila posò la mano sul caldo naso squamoso del drago. “Penso che il tuo nome sia l’indizio. Devi ricordare quanto sei davvero spettacolare e concentrarti sulla tua vera forma!”

E con ciò, la magia del Drago dell’Arcobaleno si espanse, sollevando il gigantesco masso senza sforzo. Lila e i suoi amici rimasero stupefatti, osservando ciottoli e pietre rotolare via come piccoli sassi in un vortice.

“Grazie, cara bambina!” ruggì Rainbow, ora librandosi dolcemente sopra la foresta. “Grazie al tuo cuore puro e al tuo coraggio, sarò un nuovo protettore per il Regno degli Arcobaleni.”

Da quel giorno, il favoloso castello, con le sue torri a molte finestre che splendono sulla foresta, brillava con vigore raddoppiato. Un bellissimo ponte di rose si estendeva sopra la valle, risplendendo incessantemente. I bambini impararono ad amarsi senza considerare la grandezza, la razza o il colore, mentre gli adulti tornavano alla vita più buona e altruista dei loro anni giovanili.

Un giorno Lila sussurrò a Rainbow, “Non è stato gentile da parte tua lasciarmi aiutarti a uscire dal buco?” Perché non temeva più. “Ah, non avevo bisogno di essere nel buco,” rispose il drago. “Né avresti voluto farlo, anche se il mio cuore è colmo di gratitudine per il tuo affettuoso corpicino. Stavo solo aspettando te, piccola signora bianca, per imparare come essere coraggiosa e come sentire. E ogni volta che realizzerai qualcosa, dovrai venire qui e dirmelo, e allora lo saprò. Buonanotte!”

E così iniziò la vita di avventure di Sorella Lila, con i suoi amati compagni e un saggio custode che la vegliava ovunque lei andasse. Raccontava ai suoi amici dell’importanza dell’amicizia, del coraggio e di quanto sia straordinario aiutare chi ha bisogno. A volte, affrontare le proprie paure può portare a meravigliose amicizie che brillano più degli arcobaleni.

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