In un prato soleggiato, dove le margherite danzavano e le farfalle svolazzavano, viveva un orso di nome Benny, noto in lungo e in largo per la sua pancia rotonda e il cuore gentile. Un bel giorno di primavera, quando il sole splendeva nella giusta misura, la migliore amica di Benny, Lucy, venne a trovarlo con una sorpresa.
“Benny! Ho qualcosa per te!” esclamò Lucy eccitata. Stendeva le mani, e con grande gioia di Benny, c’erano cinque palloncini colorati, ognuno più luminoso di un fiore in fiore.
“Oh, Lucy! Grazie!” disse Benny, i suoi occhi brillavano. I due amici andaron subito a mostrare i palloncini a tutti i loro altri amici.
Tutti ahh-ed e ohh-ed per i colori vivaci. Quello preferito di Benny era il rosso, che avvolse attorno alla zampa con orgoglio. Mentre giocavano, però, un forte colpo di vento attraversò il prato. Prima che Benny potesse dire “Orso,” il palloncino scivolò dalla sua zampa e cominciò a volare via!
“Il mio palloncino!” urlò Benny, allungandosi, ma ora era in alto nel cielo.
“È volato via! Ti aiuteremo a riprenderlo. Andiamo!” disse Lucy, e via andarono tutti, seguendo il palloncino mentre danzava nella brezza.
Sulla strada, incontrarono un saggio vecchio gufo. “Uhu, uhu, qual è la fretta?” hootò il gufo.
“Il mio palloncino sta volando via, e ho bisogno di prenderlo!” spiegò Benny, indicando in alto.
“Uhu! Uhu! Guarda laggiù verso le montagne; segui il fiume, e troverai i tuoi amici,” disse il gufo, battendo le ali e indicando con il becco.
Benny, Lucy e i loro amici si affrettarono verso le montagne dove presto trovarono il cugino di Benny, Marcel, che stava cercando di prendere pesci con le zampe. “Benny! Cosa fai qui?” chiese, sorpreso.
“Il mio palloncino è volato via, e l’ho seguito qui! L’hai visto?” rispose Benny, ansimando.
“Credo sia volato sopra quella montagna,” disse Marcel, indicando con la zampa. Benny e i suoi amici, ora una felice processione, si affrettarono verso il punto indicato da Marcel. Prima di lungo, giunsero a un prato rosicchiato dai conigli, dove tutti gli animali della loro parte della foresta si erano radunati, guardando in alto.
“Il mio palloncino!” esclamò Benny con gioia quando lo vide ondeggiare su e giù tra gli animali curiosi.
“Lasciaci aiutarti!” strillò una vocina eccitata. Era Toby lo scoiattolo, desideroso di aiutare il suo amico in ogni modo possibile.
Gli animali iniziarono a gridare, “Palloncino! Palloncino!” Ma il palloncino continuava a volare sempre più in alto. Così tentarono di applaudire con le zampe e gli zoccoli, mentre altri battevano i piedi per terra. Presto, centinaia di piedi battevano su e giù, scuotendo le radici degli alberi.
Il palloncino di Benny cominciò a tremare. “Penso che riusciremo a farlo scendere!” esclamò. Con un ultimo grande applauso, tutti gli animali della foresta agitarono le zampe e gli zoccoli in aria. Il palloncino di Benny cominciò a scendere lentamente, lentamente, e alla fine trovò un posto accogliente sulla rotonda pancia dell’orsetto gentile.
Benny era così felice che abbracciò tutti quelli intorno a lui. “Grazie a tutti per avermi aiutato!” esclamò, e dopo aver salutato tutti i suoi amici, iniziò il viaggio verso il prato soleggiato, un orso molto felice con una pancia molto felice.