Ella era così emozionata perché era sabato, e questo significava che avrebbe fatto il suo primissimo picnic con il Nonno! La piccola Ella aveva sempre desiderato mangiare la cena in un bel posto tra gli alberi e i fiori, e ora stava davvero per accadere! Tutti sapevano che avrebbe avuto bisogno di un cestino pieno di ogni sorta di cose buone, di un bollitore, di tovaglioli e di qualcosa su cui sedersi, ma non sapeva dove potesse trovarli.
“Oh, Nonno! Mentre mi prendi tutto, vero?” chiese, stringendo le sue paffute manine.
“Certamente, lo farò,” promise lui. Così iniziarono a cercare negli armadi, nella cantina e fuori in stalla, fino a raccogliere così tante cose che sarebbe stato esilarante.
Un grande cestino si riempì di ogni genere di bontà da mangiare: panini, torta, frutta e crema gialla in una bottiglia. C’erano anche i tovaglioli, il bollitore, le tazze, un grande pezzo di stoffa pesante da mettere sull’erba e cuscini su cui sedersi.
“Non dimenticare il mio ombrello,” disse il Nonno, “perché la pioggia minacciava. Ora siamo pronti.”
Partirono, Ella con il bel cestino sotto il braccio, il Nonno con il grande e pesante ombrello, e il piccolo Roger che chiudeva la fila con un grande cuscino dal fienile sotto il braccio. Desiderava così tanto sistemarlo come cuscino su cui appoggiarsi.
Uscirono dal villaggio e attraversarono il ponte, entrando nel bosco. Erano diretti verso un grande albero ombreggiato vicino al fiume; ma credi sia vero? Appena si erano ben avviati, la pioggia cominciò a scendere a dirotto, e furono letteralmente inzuppati prima di riuscire ad aprire il grande ombrello!
“Nessun picnic!” esclamò Ella tristemente.
“Sí, picnic!” esclamò la Nonna allegramente, mentre stava alla porta aperta e li salutava, il suo grembiule bianco svolazzante su e giù. Ma nessuno poteva sentirla sotto il rumore della pioggia battente.
Il Nonno sembrava deluso, ma dopo un minuto si illuminò.
“Perché non facciamo il nostro picnic proprio qui a casa?” chiese.
“Perché sì!” esclamò Ella con gioia. “Possiamo andare in cucina a mangiare.”
La cucina era così bella e grande, con tende rosse alle finestre. Il Nonno aiutò a creare un salottino in mezzo a essa mettendo la tavola, portando il cibo e i cuscini e in pochi minuti tutto era comodo come non mai. Proprio in quel momento arrivò una dolce sorpresa: una vecchietta della casa accanto, vedendo la pioggia scendere, indovinò che non potevano avere il picnic, così gli mandò un grande piatto di popcorn.
Questo li rese così felici che ballarono una danza davanti al fuoco della cucina, con il tovagliolo al braccio, bilanciando tazze sulle teste; e tutto questo si concluse con un piccolo tè con la Nonna che si unì a loro. Dopo questo, la danza ricominciò e danzarono fuori dalla cucina su un pavimento scivoloso che scricchiolava.
Ella disse che il suo primo picnic era stato proprio bello, e il Nonno baciò il suo viso bagnato di lacrime mentre diceva: “Questo sarà il primo di molti.”